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Linear: due giornate di workshop con Gianluca Folì

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Marta Pisani è riuscita a presenziare ad uno dei workshop a cui mi sarei fiondata se fossi stata nel posto giusto al momento giusto: Linear, di Gianluca Folì.
Ma, visto che come tutti sappiamo non è sempre possibile riuscire ad esserci a ogni evento a cui vorremmo partecipare, e visto che io ho il privilegio di avere degli "inviati speciali" che mi raccontano com'è andata, non mi lamento. :)
A questo giro la mia amica Marta ha scritto per RDD questo post in cui racconta delle sue due giornate per Linear, il workshop di Gianluca Folì, o meglio della prima "puntata".
Buona lettura!


Era davvero moltissimo tempo che volevo frequentare un corso di illustrazione, ci giravo intorno da parecchio, ma per un motivo o per un altro la cosa veniva sempre rimandata.
Poi una mattina ho aperto Facebook e ho visto che Gianluca Folì avrebbe tenuto un seminario a Roma, il tema principale sarebbe stato "L'illustrazione dal picture book al magazine".

Dovete sapere che una delle mie pubblicazioni preferite è Illustration Now! della Taschen, la compro sempre e la consulto maniacalmente, andandomi a cercare sul web gli illustratori che preferisco e le loro rispettive agenzie...
Ed ogni volta, durante questo rituale da stalker, mi ronza in mente una domanda: come si fa a lavorare nei magazine e nelle cover?
A questo punto capirete perchè per me era impossibile desistere dal partecipare a un workshop in cui venivano svelati questi arcani segreti!
Inoltre Gianluca Folì è un bravissimo illustratore e come ennesima conferma mi è bastato guardare sulla pagina facebook, nell'immagine di copertina ci sono i due volumoni della taschen: 100 illustrators!
E non è che li ha messi lì perchè li ha comprati ieri e voleva farceli vedere, ma perchè è uno di quei 100!
Insomma, come si dice a Roma: mica pizza e fichi!
Perciò mi sono detta: "Marta, di questo tipo ci fidiamo, ti rendi conto? Finalmente potremo sapere tutto ciò che desideriamo riguardo l'illustrazione per i magazine!"

Perciò ho scritto, prenotato il posto, pagato (il prezzo è davvero ottimo) e aspettato la data...

Avendo alle spalle un passato da secchiona suprema, quando si parla di partecipare a qualcosa che concerne l'apprendimento, in me scattano sempre una serie di pensieri ossessivi vari: aspettative esagerate, dubbi, angosce infondate, ansia da prestazione e così via dicendo...

Seleziono per voi i tre punti che mi attanagliavano di più:

1 - Mi sarà permesso avere accesso a tutto ciò, essendo solo una misera illustratrice della domenica?
2 - Riuscirò ad arrivare a Grottaferrata senza perdermi?
3 -Riuscirò in sole 9 ore di corso a carpire tutto ciò che desidero ardentemente sapere?

Ora, in effetti posso svelarvi che solo uno di questi dubbi era fondato, ed in questa sede, pubblicamente ammetto, che è dovuto solo al mio senso dell'orientamento analogo a quello di una bertuccia morta...
Fortunatamente, per gli improvvisati come me, il workshop è aperto ai professionisti ma anche a chi si trova ancora ad un livello amatoriale, ed in questo senso il gruppo dei partecipanti era ben assortito, con persone di tutti i livelli.
Villa Senni, che è la location del corso, è un posto bellissimo e vale davvero la pena perdere un po' di tempo per raggiungerlo.




Ora, per quanto riguarda il terzo punto, non so dire precisamente, come sia stato possibile in 9 ore coprire un così ampio numero di argomenti, rispondere ai nostri quesiti e fare ben due simulazioni di commissioni, ma vi dico, con estremo piacere, che così è stato!

A spiegare questo misterioso avvenimento spazio-temporale ci sono varie motivazioni plausibili:
in primis il numero ristretto di partecipanti stabilito, per un massimo di otto persone.
Essere in meno di 10 persone, ha permesso a Gianluca di mantenere un ritmo  ben scandito negli argomenti, avendo comunque il tempo di fare tutti delle domande, ottenere risposte esaustive e poter ricevere dettagliate correzioni individuali, per ogni esercizio svolto.
Forse un altro degli aspetti favorevoli è stata la quiete del luogo, una bellissima serra riconvertita, immersa nel verde...

Ma se proprio volete saperlo, io una teoria perfetta ce l'ho:
noi non lo sapevamo, ma in realtà siamo stati portati dentro la tana di Totoro e come tutti sanno, lì il tempo scorre in maniera diversa lì, così mentre nel resto del mondo passavano poche ore, noi ne abbiamo avute a disposizione molte di più...
In ogni caso, aldilà del come sia stato possibile, questo è quello che abbiamo fatto in queste 9 ore suddivise tra il pomeriggio di sabato e la domenica.

Durante la prima giornata abbiamo avuto il piacere di vedere i bellissimi sketchbook di Gianluca, nel mentre ci ha parlato di stile personale e di come avere un supporto per disegnare sempre con noi, sia la chiave di accesso per conoscersi meglio come illustratori.

Poi ci ha mostrato molti dei suoi lavori tra libri illustrati e illustrazioni singole, ci ha descritto il diverso approccio che utilizza per ogni diversa commissione, e di come cambi in maniera radicale quando si lavora per un picture book oppure per una piccola illustrazione all'interno di un magazine.





Il secondo giorno abbiamo approfondito tutti questi aspetti uno ad uno. Pranzato in un fantastico ristorantino a Grottaferrata, mangiando delizie...

E dopo svolto degli esercizi di simulazione, basti su ipotetiche commissioni... Che tanto ipotetiche poi non sono, visto che sono tratte da "storie di vita vissuta " da Gianluca in persona.
Questa parte è stata davvero molto utile e divertente!
Questo è quello di cui ha trattato il corso, ed è stato davvero molto e già così mi riterrei pienamente soddisfatta, ma non è stato solo questo...
Una fortuna è stata quella di aver formato da subito un bel gruppetto, ci siamo subito affiatati e sì è creata un'atmosfera divertente, informale e allo stesso tempo molto ligia nel seguire il corso.

E poi sono andata lì per sapere a riguardo dei magazine e ho imparato qualcosa che mi è servito molto di più...

Quando abbiamo fatto gli esercizi di simulazione la cosa che mi ha più destabilizzato è stata non avere la possibilità di fare i miei soliti rituali creativi, aprire la mia gallery di ispirazione, poter sfogliare i miei collage, riviste, libri e chi più ne ha più ne metta... 
Cercavo di farmi venire delle idee e mi sembrava di sprofondare nel nulla assoluto, era come se mi mancasse la terra sotto i piedi...
Quando, a turno, ognuno di noi ha espresso la sua opinione riguardo l'esercizio svolto, io ho detto, appunto, che mi era stato molto utile perchè mi ha fatto rendere conto di quanto io sia dipendente da cose esterne a me per creare...

E quello che Gianluca ci ha detto a riguardo, per me è stato rivoluzionario, ci ha spiegato il suo metodo, che è assolutamente anticonvenzionale: si basa, come accennavo prima, sul grande utilizzo degli sketchbook e del loro contenuto, di tanto tanto disegno dal vero, sopratutto disegnare cosa ci circonda, tutto ciò che fa parte della nostra quotidianità, e solo dopo aver raccolto molto di noi stessi, guardare ciò che fanno gli altri. Questo fa in modo che sia più difficile perdersi nella moltitudine visiva e di conseguenza ci rende più veloci e produttivi, inoltre ci aiuta ad identificare il nostro stile.



Detto così può sembrare banale, e ovviamente io l'ho spiegato in poche parole, ma è senza dubbio un concetto semplice ma vincente, provare per credere!

Su di me ha avuto questo effetto:
per il corso avevo comprato un bel blocco A4 da 120 fogli di carta giallina, leggera e ruvida, dopo aver disegnato una decina di pagine con gli esercizi del corso, l'ho ficcato in borsa insieme ad un astuccio di matite morbide, biro e pastelli e non ce l'ho tolto più! Ebbene: in 2 settimane l'avevo finito!

Erano tanti anni che non disegnavo così tanto, e bene poi!
Inoltre un'altra sorpresa è che quello non era l'unico appuntamento, ma ne sarebbero seguiti altri due, una data a fine giugno ed una a settembre!

Cosa aggiungere? Beh, che non vedo l'ora che arrivi fine mese per godermi altri due giorni di Linear 2.0!


Si ringrazia Emiliano Rampazzi per le fotografie realizzate al workshop.

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