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I dolori del giovane autore. La storia è finita: e adesso? - di Davide Calì

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I dolori del giovane autore
Davide Cali

Facendo corsi di scrittura ormai da qualche anno, mi sono reso conto che spesso chi vorrebbe scrivere idealizza il riuscire a scrivere, come fine ultimo, come meta suprema. Dopo il riuscire a scrivere però c’è dell’altro.
All’inizio cerchi una storia da raccontare ma quando ce l’hai spesso il problema diventa finirla. Concludere una storia può essere un vero problema: c’è chi trascina storie non finite per anni, girando in tondo in cerca di un finale. Certe volte è difficile trovarne uno, talvolta mi sono reso conto che alcuni hanno una vera e propria paura di finire qualcosa.
Ma prima o poi la paura passa e arriva la storia finita.
A questo punto però, che farne?

Qui inizia quella che, se avessimo chiamato la prima, Fase Uno, si chiamerebbe Fase Due. Se si tratta di un libro illustrato bisogna cercare un illustratore.
Che sia illustrato o meno, bisognerà poi cercare comunque un editore.
Come si fa?

La Fase Dueè complessa: io penso che per fare qualcosa si debba appartenergli, quindi se l’editoria è la cosa che vi interessa frequentare dovete cominciare a farlo sul serio.
Mentre scrivete cominciate già a cercare illustratori, cercateli sui blog, alle mostre, nei cataloghi. Sarà più semplice trovare quello adatto a una storia se ne conoscete già un certo numero.
Per gli editori funziona un po’ allo stesso modo. Sconsiglio sempre l’invio random, meglio prendere la mira e per farlo, ancora una volta, bisogna conoscere il terreno, quindi gli editori: chi sono, cosa fanno, cosa pubblicano e cosa no.


Io, Quinuk - Kite Edizioni

Fare della scrittura un mestiere non è facile. A dire il vero non è facile nemmeno farlo per hobby.
All’inizio si vede solo la parte creativa, poi piano piano capisci che c’è dell’altro.
Progressivamente la parte creativa si riduce, perché il managing e la gestione del lavoro richiedono molto tempo. Quando uno ha un progetto cerca un editore e pensa che quando lo avrà trovato sarà tutto risolto.
Qualche volta è così, ma perlopiù si presentano nuovi problemi.
A questo punto per esaminare alcuni casi prendo come d’abitudine alcune domande tipo e provo a rispondere:

1) Ho trovato un illustratore, gli ho dato una mia storia ed eravamo d’accordo che avrebbe fatto uno storyboard, ma dopo mesi non ha ancora fatto nulla.
Come devo comportarmi?
Cerca un altro illustratore.

2) Ho spedito una storia a un editore che sembrava interessato. Poi però non mi ha più risposto. Cosa devo fare?
Prova a riscrivergli. Se lo hai già fatto e non risponde vuol dire che è impegnato.
Vai avanti. Manda il testo anche ad altri.

3) Posso spedire la stessa storia a più editori o devo prima aspettare che uno mi risponda, prima di spedire ad altri?
Aspettare una risposta mi sembra una perdita di tempo. Manda a più di uno. Abbi solo l’accortezza di non fare invii collettivi. A tutti piace illudersi di essere l’unico a cui l’hai spedita.

4) E se mi risponde più di un editore interessato alla stessa storia?
Scegli quello che ti piace di più, ma principalmente guarderei chi per primo ti offre un contratto scritto. A chiacchiere tengono tutti moltissimo alla tua storia.
Ma le chiacchere sono gratis.

5) Se lascio la storia a un altro editore dopo che il primo mi aveva detto di essere interessato, non si offenderà?
In questo lavoro non c’è tempo per offendersi. Il primo che paga compra. L’altro può comprare la prossima volta. E’ il business baby. Devi impararlo tu, devono impararlo gli editori.
Vuoi essere gentile? Spiegagli la situazione: ci sarebbero altri acquirenti. Non si può forzare nessuno, però prima o poi bisogna prendere una decisione.

6) L’editore con cui ho fatto il libro non mi ha pagato.
Smetti di lavorarci insieme. Per il libro già pubblicato valuterai poi come comportarti.

7) Il libro che ho fatto, dopo tanta fatica, è venuto male: il font è bruttissimo, l’editore mi ha cambiato la copertina e anche il titolo, non sono soddisfatta.
Prova a parlargliene. Se le spiegazioni non ti soddisfano per il prossimo libro cambia editore. Non c’è nulla di male.
Per cambiare editore devi conoscerne tanti. Torna quindi il discorso di cui sopra. Finché non ne conoscete un po’ sarete tentate di rimanere con quello vecchio anche se scontente. E’ come quando alle medie stavate con quel ragazzo col motorino, che però aveva anche i brufoli. Vi ricordate quand’è che lo avete mollato?
Sì che ve lo ricordate.
Quando avete conosciuto quello col motorino senza brufoli.

8) Avevo dato una storia a un illustratore ma ora ne ho trovato uno che mi piace di più. Cosa posso fare?
Prova a vedere se trovi una seconda storia da offrire al primo illustratore, più adatta a lui, per passare quella che aveva al nuovo illustratore.

9) Ho scritto diverse storie, le ho mandate in giro, ho trovato qualcuno che sembrava interessato ma alla fine non ho concluso nulla. Che faccio? Ne scrivo di nuove?
Scrivere è una necessità, uno non può fermarsi a pensare “Devo scrivere oppure no?”
Se avete una storia scrivetela. Andate sempre avanti. Se quelle vecchie non si vendono dopo un po’ le metterete da parte, cercate di girare sempre con nuove proposte.
Prima o poi qualcuna andrà a buon fine. Può darsi che con il tempo avrete occasione di ritirare fuori anche quelle vecchie, oppure no.
Ma voi nel frattempo andate sempre avanti.


IL PROSSIMO WORKSHOP DI DAVIDE CALI
è a Padova il 13 e 14 Giugno 2015
http://www.artelier.veneto.it/it/for/4x4.html

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